Gioacchino Travagliante
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Il Karate è uno sport violento?
No, il Karate è come un albero.
Per spiegarmi, devo raccontare…
Il Karate segna il mio percorso dall’età di sei anni: troppo giovane?
Niente Affatto.
Scopro una passione, un’arte e uno stile di vita sotto la guida dell’incomparabile Maestro Sebastiano Messina, in una Sicilia degli anni ’90, dove i bambini sono lasciati fin troppo liberi di scoprire il mondo da soli.
Il Maestro Sebastiano Messina diviene il terreno fertile su cui intraprendere i primi passi del mio percorso.
Il seme è piantato.
Un percorso a volte accidentato e impegnativo e colmo di sacrifici e impegno.
Ero un bambino pieno di energia e voglia di ribellione e la disciplina del Karate rappresentava al tempo stesso un obiettivo e una sfida.
Non mi vergogno ad ammettere di aver commesso errori: saper combattere senza avere la giusta maturità e padronanza di sé, mi ha portato a combinare qualche ragazzata, per le quali sono stato giustamente penalizzato… perché il Karate è in primis una filosofia di vita, non una “semplice” arte marziale.
Insegna, tra gli altri valori, la fratellanza, la lealtà e l’umiltà.
L’albero è germogliato.
Così, tra gratificazioni, insegnamenti e passi indietro, ho continuato il mio percorso:
dalla Sicilia sono arrivato in Emilia-Romagna, dove ho avuto il privilegio di conoscere i Maestri Alberto Pasquini, Andrea Pellegrini, Mark Timmons e Giuseppe Bagnano.
Eccellenti atleti e soprattutto persone di grandi valori e umiltà, da cui ho imparato e continuo ad imparare. Non per raggiungere gradi sempre più elevati, bensì per approfondire la conoscenza di me stesso e la ricerca di un miglioramento personale continuo.
L’albero è adulto.
Oggi, ormai uomo, a mia volta cerco di trasmettere alle nuove generazioni tutto quel che ho imparato fino ad ora, aiutando il Maestro Andrea Pellegrini a formare i Karateka di domani, sotto la guida e gli insegnamenti del Maestro Alberto Pasquini, e preparandomi a diventare a mia volta Istruttore e Maestro.
Perché ogni albero dona la sua ombra e nuovi semi.
Abbandonando la similitudine, il Karate deve essere visto sotto la sua vera luce:

Il Karate non è soltanto un’arte marziale.
È un compagno fedele per una crescita, che si protrae dall’infanzia e che dura tutta la vita.
Una ricerca instancabile della migliore versione di sé stessi, del proprio equilibrio e della piena padronanza di corpo e mente.
Una simbiosi tra il mondo esterno ed il proprio immenso universo interiore.